“I medici traumatizzati dal Covid come soldati al fronte: il male si riacutizza a ogni allarme contagio”
Lo psicanalista Montanari ad HuffPost: “Oggi basta anche un solo bollettino in rialzo, una notizia su una nuova ondata a far riaffiorare in loro le immagini delle terapie intensive, il via vai di bare dagli ospedali. Si sono sentiti ‘contabili della morte’: hanno bisogno di interventi psicoterapeutici personalizzati e gratuiti”
Lo chiamavano “shell shock”. Era il trauma dei soldati della Grande Guerra. Le cartelle cliniche dell’epoca parlavano di “uomini inespressivi, come uccelli chiusi in gabbia che camminano con le mani penzoloni e piangono in silenzio”, affetti da “tremori”, “ipersensibilità al rumore”. Oggi si chiama disturbo post-traumatico da stress, lo stesso che ha colpito schiere di medici e infermieri durante l’emergenza Covid-19.
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